La Storia di Adele
Intervista a Enrico, caregiver

La storia che leggerete di seguito, è quella di Enrico e Adele. Un figlio e una madre che dal 2018 hanno deciso di affidarsi all’Associazione Alzheimer Rimini.

<Mia madre ha una demenza senile. Sa di non ricordare le cose e questo la rattrista molto – confida Enrico in questa intervista – ragiona lucidamente, ma la sua memoria vacilla. Ci siamo passati anche con mio padre e con lui è stata molto più dura>.
Adele compirà 85 anni fra qualche mese e da qualche anno frequenta lo Scaramaz Cafè di Cattolica. Da quando il centro ha chiuso a causa della pandemia, l’Associazione ha trovato per lei un modo nuovo per mettersi in contatto con il mondo esterno e poter continuare le sue attività.

<Si è incontrata regolarmente con Lucia Sarti una delle psicologhe impegnate con le persone che hanno problematiche come quelle di madre – racconta Enrico – e lo ha fatto attraverso le videochiamate. Utilizza tablet o cellulare e la cosa non le ha creato nessun problema. Al contrario, è felice di sentirsi con Lucia e di poter lavorare con lei. Ho notato che lo preferisce al centro dove andava prima. Stare in mezzo a troppe persone a volte la innervosiva o semplicemente riteneva complicato lo spostamento da casa verso il luogo di ritrovo. Ora invece è perfettamente a suo agio e partecipa con serenità alle attività che Lucia le propone>.

Enrico, durante le videochiamate, ha scelto spontaneamente di lasciare un po’ di privacy a Lucia e Adele: <Mia madre è autonoma, quindi lascio che si goda il momento. Ho notato che Lucia le propone per esempio il riconoscimento di personaggi famosi, oppure la fa scrivere. Tempo fa doveva pensare a delle parole con la lettera “r”. Ogni tanto mi dice che grazie a questa attività “le si risveglia il cervello”. Anche quando lamenta una certa stanchezza iniziale, una volta seduta al tavolo, si rasserena e comincia a lavorare. Mi fa sorridere e mi fa pensare alla didattica a distanza che viene fatta nelle scuole. Per lei è stata fin da subito un’esperienza divertente>.

Adele ha fatto prima la magliaia, poi la commerciante. Ha vissuto circondata da tante persone e ancora oggi ha bisogno di non sentirsi sola. < Per lei la compagnia è importante e questo è uno dei tanti motivi per i quali sono contento che abbia goduto di questo servizio. E’ stato un modo per avere compagnia nonostante il periodo e la distanza. Lucia è una dottoressa fantastica, sempre disponibile e comprensiva>.

Enrico, come molti continua a sperare in una cura che prevenga l’Alzheimer: <Mio padre ha avuto questa malattia e ora è toccato a mia madre. Spero che si riesca a trovare un modo per far vivere al meglio le persone con questo quadro clinico>.

Cinzia Ricci

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